Longevita Sardi
Ispirazioni

Nove lezioni sulla longevità secondo i Sardi

Lo sapete come è un tradizionale augurio sardo?
AKeA acronimo di “A Kent’Annos” che significa “a cent’anni”

Sapete che cosa lega la Barbagia (la zona della Sardegna), l’isola d’Ikaria in Grecia, la penisola Nicoya in Costa Rica, il gruppo degli Avventisti del settimo giorno a Loma Linda in California e l’isola di Okinawa in Giappone?
In tutti questi posti abita un alto numero di centenari che non godono solo dell’età avanzata ma anche di buona salute e forma.

Un medico italiano, Gianni Pes, è stato il primo a interessarsi dei centenari della Sardegna. La sua ipotesi è che gli abitanti della Barbagia vivono il più a lungo in tutta l’Italia e forse anche nel mondo. Nel 2004 il fenomeno della longevità è diventato il campo d’interesse per un gruppo di ricercatori creato da Dan Buettner. Il gruppo ha diviso il mondo in cinque zone con il numero maggiore di centenari che ci vivino e nove caratteristiche che quelle zone hanno in comune. Dan Buettner le ha descritte nel suo libro “Lezioni di lunga vita. Le zone blu. I segreti delle popolazioni ultracentenarie”.

Quali sono le nove lezioni sulla longevità che ci possono dare gli abitanti più anziani del mondo, incluso i Sardi?

1) Muoviti naturalmente ogni giorno

“Ogni giorno un pastore sardo brucia circa 490 calorie per ora durante le sue passeggiate. Se vuoi avere un tale risultato devi camminare velocemente per due ore, lavorare in giardino per un’ora e mezza o giocare a bowling o golf per due ore”.

I centenari lavorano in giardino, fanno passeggiate, non usano mezzi convenienti. Un movimento regolare li aiuta ad evitare il sovrappeso. Ha anche un’influenza positiva sull’apparato circolatorio e provvede una dose giusta di vitamina D grazie al contatto con il Sole.

2) Mangia bene e sano

Nessun centenario è mai stato in dieta o è mai stato in sovrappeso.

“La dieta dei pastori e dei contadini sardi è molto semplice e magra, anche secondo gli standardi mediterranei (…) Di sera tutta la famiglia mangia un piatto, di solito una minestrone. Nella maggioranza delle regioni gli abitanti mangiano la carne solo una volta alla settimana, di solito la domenica”.

Una classica dieta sarda è composta da pane integrale, verdure, frutta, olio di mastic, pecorino e latte di capra. Tutto naturale e semplice, senza fast food.

Lo sapete che la dieta Mediterranea è stata inserita sulla Lista del patrimonio immateriale dell’Umanità nel 2010?

3) Ogni giorno bevi uno o due bicchieri di vino rosso (in compagnia degli amici)

Quando andate in Sardegna comprate un vino locale tipo il cannonau. È ricco di flavonoidi che rendono piu forti i vasi sanguigni. Ne contiene due o tre volte di piu che gli altri vini. E poi? Apritelo in una buona compagnia e godete dell’attimo:)

Una curiosità- l’uomo più vecchio del mondo, attestato dal Guinnes dei Primati 2001 è Antonio Todde, nato a Tiana il 22 gennaio 1889. È scomparso il 3 gennaio del 2002, poche settimane prima del compimento del 113º compleanno. Attribuiva la sua longevità al bicchiere di buon vino rosso che beveva ogni giorno.

4) Metti la famiglia al primo posto

Non dobbiamo convincere nessuno che la famiglia è un valore. I Sardi la mettono al primo posto. Gli anziani abitano con i loro figli e nipoti che li trattano con dovuto rispetto e li aiutano. Prendono parte attiva alla vita familiare e – grazie a questo – si sentono amati e necessari.

5) Ridi con gli amici

I Sardi hanno uno straordinario senso dell’umorismo e trascorrono le serate con le famiglie o con gli amici nelle piazze. Conoscete il proverbio “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”? La felicità è contaggiosa ma lo è pure la lamentela. Vale la pena notare con chi passiamo il tempo e come ci sentiamo in quella compagnia.

6) La fede e la comunità

Dei 263 centenari con cui ha parlato Dan Buettner, solo cinque persone non appartenevano a nessuna religione. Non era importante quale religione fosse. Quello che era importante era il sentimento di fare parte di una comunità, di agire e di partecipare a riti comuni.

7) Rallenta, non prendere tutto sul serio

I Sardi amano gli incontri sociali e hanno un senso dell’umorismo un po’ cinico che li aiuta a placare delle situazioni stressanti. Dedicano il loro tempo ai vicini e agli amici, trovano il tempo per riposare e per pregare. Raffaella, una donna sarda di centosette anni, alla richiesta di dare un consiglio legato alla longevità ha risposto: “La vita è breve. Non correre perché non la noti”. Festina lente.

8) La regola dell’80%

“hara hachi bu”- questa mantra di 2,5 mila anni che viene ripetuta sull’isola d’Okinawa prima di un pasto ricorda di finire di mangiare quando lo stomaco è pieno all’’80% Non viviamo per mangiare ma mangiamo per vivere- non lasciamo allora la tavola strapieni, pesanti e stanchi.

9) L’ultima ma una delle lezioni piu importanti- conosci il tuo obbiettivo

Gli abitanti d’Okinawa lo chiamano „Ikigai” e del Costa Rica- „plan de vida”. In altre parole “per cosa mi alzo ogni giorno”. In Sardegna, dove i valori familiari sono molto importanti, l’aiuto a crescere le giovani generazioni è una grande motivazione. Le persone anziane si sentono necessarie ma sanno anche godere della vita. Avere uno scopo può prolungare la vita per sette anni. Vale la pena allora dedicare un momento e pensarci.

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Una buona notizia per noi? La nostra vita e la salute sono legate ai geni solo per il 10%, il restante 90% agli stili di vita e al modo di mangiare. Bene saperlo che cosi tanto dipende da noi.

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Tutte le citazioni vanno dal libro: “Lezioni di lunga vita. Le zone blu. I segreti delle popolazioni ultracentenarie” di Dan Buettner
Il sito ufficiale del progetto “Le zone blu”: https://www.bluezones.com/

 

 

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